Nel precedente post (Docfa & Poligoni) si affrontava la questione di come modificare una planimetria senza perdere i poligoni.
In pratica si diceva di fare una copia di riserva del file N00000XX.001(che è quello che contiene la descrizione dei poligoni) contenuto nella directory DOC di Docfa, modificare la planimetria e poi ricopiare il suddetto file nella stessa directory per ritrovarsi i poligoni esattamente come li avevamo fatti.
In questo post affronteremo lo stesso discorso ma in modo un po' più elegante e tecnicamente raffinato. Se prima operavamo per forza bruta ora opereremo con la tecnica. Il risultato sarà lo stesso ma avremo acquisito qualche nozione in più.
Per far ciò però dobbiamo prima di tutto analizzare come il Docfa gestisce i poligoni.
La dichiarazione delle nuove consistenze catastali, prima conosciute come "dati metrici" (funzione eliminata con l'introduzione della versione 3 di Docfa), avviene non più per
dichiarazione di consistenze alfanumeriche bensì con il "metodo dei poligoni", cioè disegnando (sovrapponendo), con la specifica procedura interna al programma Docfa, poligoni sull'immagine della planimetria secondo tipologie omogenee di ambienti.
In pratica si diceva di fare una copia di riserva del file N00000XX.001(che è quello che contiene la descrizione dei poligoni) contenuto nella directory DOC di Docfa, modificare la planimetria e poi ricopiare il suddetto file nella stessa directory per ritrovarsi i poligoni esattamente come li avevamo fatti.
In questo post affronteremo lo stesso discorso ma in modo un po' più elegante e tecnicamente raffinato. Se prima operavamo per forza bruta ora opereremo con la tecnica. Il risultato sarà lo stesso ma avremo acquisito qualche nozione in più.
Per far ciò però dobbiamo prima di tutto analizzare come il Docfa gestisce i poligoni.
La dichiarazione delle nuove consistenze catastali, prima conosciute come "dati metrici" (funzione eliminata con l'introduzione della versione 3 di Docfa), avviene non più per
dichiarazione di consistenze alfanumeriche bensì con il "metodo dei poligoni", cioè disegnando (sovrapponendo), con la specifica procedura interna al programma Docfa, poligoni sull'immagine della planimetria secondo tipologie omogenee di ambienti.

Senza addentrarci troppo in discorsi tecnico-informatici ricordiamo che l’NTF è il sistema inglese di trasferimento di dati cartografici realizzato dall’Ordinance Survey (Working Party to produce National Standard for the Transfer of Digital Map Data – National Transfer Format – release 1.1 – Gennaio 1989).
All'interno del Docfa ci sono due sistemi (oltre a quello di disegnarli direttamente con la procedura) per dichiarare i dati metrici delle unità immobiliari tramite il "metodo dei poligoni":
- Utilizzando, nel programma CAD con cui si disegna la planimetria, un layer predeterminato, denominato "Docfa_Poligoni", dove vengono individuati, tramite polilinee chiuse, i poligoni interessati al calcolo della superficie catastale ed esportando il disegno vettoriale in formato DXF.
- Associando all'immagine planimetrica dell'unità immobiliare il file NTF di"dettaglio dei poligoni", preventivamente compilato con altra procedura.
Il secondo metodo è quello che ci interessa. Torniamo quindi alla nostra disquisizione iniziale per vedere come associare il file NTF dei nostri poligoni alla nostra planimetria modificata.
Per far questo non servono programmi particolari perchè ci pensa il Docfa stesso. Infatti come abbiamo letto più sopra, ogni volta che creiamo dei poligoni (in qualunque maniera sia, o disegnandoli o importandoli da CAD con il layer Docfa_Poligoni) il programma crea un file NTF; vi chiederete dov'è questo fantomatico file che dovrebbe avere estensione *.ntf ?
Semplice: è il file N00000XX.001
Semplice: è il file N00000XX.001
Scoperto questo il seguito è facilmente intuibile.
Ripartiamo dal punto del post precedente in cui salvavamo il file N000XX.001 in altro loco. A questo punto invece di ricopiarlo nella directory DOC, provvediamo a cambiargli, se vogliamo nome,
ma soprattutto estensione da *.001 a *.ntf
Ora non dobbiamo far altro che importare la planimetria modificata (e potremmo farlo quante volte vorremmo senza dover fare più estenuanti copia e incolla) e tramite il tasto “Sfoglia NTF”, che si sarà attivato, caricare il nostro file ntf.
In ultimo dovremo andare nella procedura poligoni per validare le superfici.
Ripartiamo dal punto del post precedente in cui salvavamo il file N000XX.001 in altro loco. A questo punto invece di ricopiarlo nella directory DOC, provvediamo a cambiargli, se vogliamo nome,
ma soprattutto estensione da *.001 a *.ntf
Ora non dobbiamo far altro che importare la planimetria modificata (e potremmo farlo quante volte vorremmo senza dover fare più estenuanti copia e incolla) e tramite il tasto “Sfoglia NTF”, che si sarà attivato, caricare il nostro file ntf.
In ultimo dovremo andare nella procedura poligoni per validare le superfici.
Si ricorda che il file N00000XX.00, oltre che nella directory DOC, lo possiamo trovare anche nel file di esportazione *.DC3, il quale non è altro che un file zippato. Basterà cambiare il suffisso DC3 in Zip per poterlo decomprire e trovare il file cercato.
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